mercoledì 19 febbraio 2014

Edizione straordinaria


EDIZIONE STRAORDINARIA
Collegamento con il nostro inviato

di Lorenzo Fois

La Borsa crolla, il pane scarseggia e il vino è finito: Oste! – ciancia il vecchio ubriacone in fondo alla sala gremita. Dove finisce il vino spesso inizia una grappa – si lascia sfuggire l’uomo che è seduto al tavolo insieme a lui.
Il mondo distrugge i suoi elementi (Acqua, Aria, Terra, Fuoco e Petrolio): le macchine si inceppano, le barche non galleggiano, i telefoni non ricevono più il segnale del satellite e un incendio grande quanto il sistema solare non può certo essere spento con un bicchiere d’acqua frizzante – sottolinea il cronista mondiale.
Internet è stato privatizzato dopo lunghe battaglie in nome del perbenismo e della sicurezza, in compenso, la foca monaca ha definitivamente sciolto il voto e demolito la sua fede. Le prostitute non battono le strade ma la maggior parte di loro si è iscritta all’università o ad un partito politico e la sera si scatena in discoteca con una strepitosa disinvoltura al grido di Viva Silvio.
I cani non fanno più i loro bisogni (se li tengono dentro, confessa l’associazione “difesa dei cani sensibili”). “Il mio cane si è morso la coda che ora non ha più perché è un soggetto pericoloso e altamente inquinante” – rivela il padrone di un ex detenuto al canile di Stato. Le carceri sono affollate di minorenni abbandonati dai genitori; il Parlamento è sovraffollato di delinquenti che dovrebbero essere in carcere (l’accusa è abbandono di minori) e i magistrati vogliono inchiodare, pensate, l’uomo più buono e generoso rimasto sulla Terra: Babbo Natale, che pare tra l’altro sia ancora vergine – la fonte proviene da un noto settimanale di gossip. Gli inquirenti, dopo le prime accurate indagini avvenute celermente l’anno successivo al ricorso in primo appello al tribunale della plebe (un programma televisivo pomeridiano in onda sul canale 4), pensano che per questo motivo dagli aerei sempre più paracadutisti si gettino nel vuoto aprendo solamente l’ombrello, come segno di protesta verso le politiche energetiche nuclearizzate del governo. “Nota bene” – si legge nella lunga difesa al governo operata dalla più autorevole istituzione in fatto di errori drammaticali, il ministero dell’istruzione: “gli ombrelli non ci riparano dal temporale ma dal sole, le creme solari sono buone assieme al pistacchio e alla nocciola e, nonostante vi sia una sconfinata varietà di soluzioni, non è possibile scegliere più di due gusti”.
I partiti politici hanno dunque sconfessato l’ideologia e i valori, cambiando mille volte il loro nome, e non ricordano più da dove provengono e con chi sono sposati? – si domanda a questo punto il cronista. Ma poi si guarda le mani e potrebbe giurare di non ricordare più qual è la destra, quale invece la sinistra e dove solitamente è posta la fede. Così guarda negli occhi il cameraman, il quale guardava negli occhi la macchina da presa, e fra i tre nasce una complice differenza di vedute. Ma il cronista prende la situazione in mano e incalza nuovamente, esponendo tuttavia solo banali considerazioni e tentativi goliardici pur di salvare il salvabile: i precari invecchiandosi non hanno diritto ad una pensione mentre i calciatori, e il loro sindacato, scioperano per difendere i diritti dei privilegiati. Tuttavia, malgrado gli sforzi della Federazione gioco calcio e della Lega del Subuteo – chiosa l’opinionista – sembra che la gran parte di loro non capisca la differenza che c’è tra un lavoratore e un giocatore.
Nel listino di oggi il prezzo della solidarietà ha raggiunto quello dell’oro così che nelle casse di Fort Knox e in quelle del Vaticano ora non c’è che una balla di fieno – ironizza adesso il nostro cronista, probabilmente dopo essersi seduto anch’egli al tavolo degli ubriachi.
Per volersi fare male, due pagine prima dell’ultima, il nostro eroe getta un’occhiata al bollettino meteo: non piove da mesi, fa sempre più caldo, l’umidità scioglie le case, “così non ce se la fa più” secondo la sora Rosa, il termometro non ha gradi sufficienti per misurare le nuove temperature: si va a occhio, occhio e croce, dente per dente. C’è chi muore, chi si ferisce, chi sopravvive, chi latita, chi fa sparire il denaro alle isole Cayman …

Mentre mastica amari bocconi e trangugia pensanti sorsate di vino denso e scuro, il cronista si illude di stare sognando, di essersi inventato tutto, ma il chiaro cenno fatto all’oste dal vecchio ubriaco che gli è seduto vicino, con la complicità del proprio stomaco e della propria istintiva raffinatezza, lo convince dell’incombenza di un altro terrificante giorno da dover catalogare sotto la voce: “ma dove si andrà a finire?”.
Appena spegne il microfono, si sente subito un grado Richter meglio.

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