mercoledì 7 febbraio 2018

Più Rai e meno Raiola

A Carnevale ogni scherzo vale. Per questo in molti pensano che la Sinistra abbia candidato Pietro Grasso, non è ancora chiaro se fritto o al forno. Ma poco cambia. Tanto ci sarà sempre un Adinolfi affamato con una scuola di danza nella panza. E poco importa se non rientra nell’inquadratura, perché Bruno Ceres si beve la scolatura. Voi direte che ci sono fatti più seri, tipo il crollo della Borsa o il ritorno di quelli neri. Qualcuno che sostiene che i fascisti di oggi non sono come quelli di ieri. Che poi sono gli stessi che dicono che i polli migliori sono quelli di Amadori.
Ma bisogna comprenderli i nostalgici in un certo senso, gli hanno insegnato a guardare il mondo da una prospettiva nuova. Dalla piazza allo smartphone il rischio che si corre è di riempire male gli spazi.
Così non resta che il Festival di Sanremo, l’italica competizione canora per eccellenza. Alla faccia di X-Factor e compagnia bella. Oggi l’unico Stato Sociale possibile si trova sul palco dell’Ariston. Peccato che non ci sia Calcutta, ma ancora un piccolo sforzo e arriveremo ai livelli del terzo mondo. Più Rai e meno Raiola.