venerdì 9 gennaio 2015

CIRANO, LA JIHAD E LA LIBERTà DI STAMPA


Un tempo si sarebbe acceso un cero alla Madonna. Oggi si esprime la propria costernazione sui social network, impastando il cordoglio con le più ovvie o le più argute osservazioni. No, non è un appello ai valori del cattolicesimo. Questa è l’evoluzione bambina, non si può tornare indietro. I figli di Dio hanno scelto questo.
Il mondo oggi è scosso, e nonostante abbia individuato da tempo il nemico, ancora è in cerca dei colpevoli di una strage inedita nelle forme ma non nei contenuti. Il libero pensiero ha da sempre una visione opposta a quella del potere. Del resto, che una penna ferisca più di una spada è cosa ormai nota, anche se una matita purtroppo non ha resistito alla desueta sfida con un mitra. E no, nemmeno Cirano l’avrebbe spuntata in siffatte condizioni. Lui, il guascone che tirava bene di fioretto e altrettanto egregiamente utilizzava la sua penna contro i potenti, chissà come avrebbe combattuto la jihad?

Quanto a Charlie, questo eroe dei giorni nostri non si è arreso di fronte alla forza dell’avversario, non si è potuto nemmeno difendere dal suo rivale incappucciato, ciononostante è riuscito a difendere tutti noi “occidentali”. Ha difeso la libertà d’espressione e di stampa su cui si è fondata l’attuale società, che oggi finalmente riscopriamo – chissà per quanto –, sebbene il dubbio che questo episodio, come tanti altri, finisca presto nel dimenticatoio è per me qualcosa in più di una certezza. Gli stessi giornali che oggi invocano il ritorno al “vignettismo”, dove erano infatti quando hanno deciso di piegarsi e inginocchiarsi ai potenti?
Il denaro, la pubblicità: questo è il progresso bambina. E perché mai – mi domando – domani, domani l’altro, fra una settimana non dovrebbe più essere così? A chi devono rendere conto i direttori dei giornali, ai cittadini oppure agli inserzionisti? Bambina: la risposta più ovvia è sempre quella sbagliata, purtroppo.
Il giornalismo è morto, i giornalisti non esistono più. E non da ieri, c’erano ancora le lire … Non fidarti di chi vuole la libertà di stampa e per farlo incendierebbe una foresta! Se non lo avessi capito, se brucia un albero muore uno scrittore. L’unica libertà possibile oggi è quella del tuo pensiero, non lasciartelo imprigionare, e più della ragione, usa la fantasia per continuare a vivere.

Nessuno è innocente bambina, nemmeno tuo padre e tua madre. Quello che fa oggi qualcuno, ieri lo ha fatto qualcun altro. Un peccatore non può condannare un altro peccatore. Siediti qui, sulle mie ginocchia, perciò, mentre ti leggo la storia di uno spadaccino dal naso enorme che con la sua penna ha sacrificato il suo amore e la sua stessa vita.

Lorenzo Fois