Allora,
tiriamo le somme. Due più due fa poco, la radice quadrata di un albero è sotto
un sampietrino e due rette parallele assomigliano molto a due spaghetti al
dente. La matematica non è un’opinione, è qualcosa di più di una certezza. Per
questo posso assicurarvi che – stando all’algoritmo di Stoketz – dopo il 2014
viene il 2015, subito dopo viene il 2016 e subito dopo ancora non si sa, forse
niente. In fondo, cosa c’è di più certo dell’incertezza e del fatto di dubitare
di stare dubitando?
Se chiamiamo x la variabile dubbio, è possibile
calcolare, tramite una curva ellittica di ampiezza y, la traiettoria iperbolica del cetriolo che si appresta a
sopraggiungere il nostro deretano all’incrocio dell’asse delle ordinate con
quello delle ascisse. Il risultato è ancora un’incognita, un po’ come il punto
G, il jobs act e l’uscita dalla crisi. La probabilità di schianto è compresa
tra zero e novanta gradi (all’ombra dell’ultimo sole).
Appuntamento
dunque a dopo l’Epifania, quando fabbriche e scuole riapriranno, ma solo per
far cambiare l’aria. Per far cambiare idea al governo, a qualunque tipo di
governo, ci vuole invece maggiore impegno. L’impegno di tutti: giovani, anziani, badanti e animali domestici. Ma per quello c’è tempo. C’è tempo fino al 31 dicembre
2016, quando scadrà il termine ultimo per pagare l’enorme debito che abbiamo
accumulato con la fortuna. Dopo, con il cetriolo pronto ad interferire con le
frequenze di Radio Culo, non ci resterà che sperare in un miracolo della
geometria euclidea.
Buon Natale a
tutti!
Lorenzo Fois
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