giovedì 1 ottobre 2015

Mozzarelle di bufala e lasagne verdi

Totti che compie 39 anni, infortunandosi in campo ma festeggiando la notizia della futura nascita del suo terzo erede (speriamo anche sul prato verde, se fosse un maschio). Berlusconi, quattro decadi più vecchio, che spegne 79 candeline, grazie soprattutto all’ossigeno della sua giovane compagna, a cui ha appena regalato una lussuosa villa lontana dal casino che da sempre alberga ad Arcore. Una femme fatale, si sarebbe detto un tempo. In realtà, una procace Miss mozzarella di bufala con il fiuto per i tartufi bianchi. E vi prego, non indignatevi ancora per la differenza di età: il compito della badante è pur sempre ingrato. Uno schiaffo a chi continua a ripetere che “gli italiani non vogliono più fare certi lavori”.
E poi le polemiche, da quelle che coinvolgono ormai settimanalmente il sindaco Marino, impegnato nei suoi lunghi viaggi d’affari oltreoceano (Roma in effetti è un business che nel corso degli anni è diventato patrimonio della peggiore feccia locale), a quelle legate alla gaffe di Miss Italia che ha risposto (male) ad una domanda ancora più cretina.
E se è vero che ad un’azione corrisponde sempre una reazione, che dire delle migliaia di invettive inutili sui social network? Quanta indignazione di fronte al nulla cosmico e quanta indifferenza verso i problemi del genere umano!
Ma lo sapevate che, ad esempio, secondo le previsioni degli esperti, nel 2025 Facebook dichiarerà guerra alla Siria? E che, sempre nello stesso anno, il veganesimo diventerà il movimento terroristico più pericoloso del pianeta al grido di “mi ricordo lasagne verdi”? E ancora, lo sapevate che il pelo nell’uovo diventerà tossico, che il congiuntivo verrà sostituito dall’indicativo ibrido e che, dulcis in fundo, Barba d’Urso vincerà finalmente, dopo lunghi anni di battaglie legali, il premio Oscar per la lacrima più finta mai esistita sullo schermo?
Insomma, se le previsioni si avverassero ci sarebbe di che preoccuparsi.
Ma in fondo si sa, le previsioni non ci azzeccano quasi mai. Quella degli algoritmi è una moda, come quella degli hashtag, dei tatuaggi e delle birre artigianali. Per adesso, godiamoci ancora per poco gli assist del capitano e la tintura per capelli del cavaliere, ultimo rifugio dei nostalgici del Winner Taco, dei dieci sacchi e di Roberto Carlino, l’uomo che “non vendeva sogni, ma solide realtà”!


Lorenzo Fois



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