di Lorenzo Fois
Milano corre,
spread in calo, i mercati fanno festa ma la “diga” di Venezia non ha retto … I
tassi d’interesse giù, le tangenti su. I conti a qualcuno non tornano.
Prima l’Expo
e poi il Mose. C’è chi parla di cultura e chi di dittatura, malgrado tutto di
democrazia. E di calcio. E come no? C’è la nazionale, ci sono i mondiali, c’è
la corruzione. C’è l’Euro, c’è l’Europa e intorno tanto mare. Siamo su un
salvagente e sotto c’è il letame e in superficie pure, inizia a galleggiare.
La Prima, la
Seconda, la Terza Repubblica … Chi decide? Siamo ancora in tempo per scegliere.
Forse davvero si stava meglio quando si stava peggio. In fondo siamo di nuovo
tutti contro tutti, sono saltate le alleanze, è saltato il tavolo della pace. I
pirati hanno chiesto l’abbassamento dell’età pensionabile e i capi tribù hanno
ripreso a fumare il crack. Nel frattempo i vegetariani hanno fatto lo sciopero
della fame e le aziende stanno delocalizzando il lavoro su Marte.
Io, per
quanto mi riguarda, ho tredici armate sull’India e venti sulla Cina, più
qualche migliaio di Bot. L’America è stata quasi del tutto occupata dalle
armate russe, l’Europa da quelle nere e l’Italia dalle quote rosa …
Tiro un dado.
Divento matto. Faccio un salto in bagno. Boohh!! C’è grande confusione. Fa
caldo. Fa freddo. Chi ci capisce qualcosa è bravo!
Non ci sono
più le mezze stagioni e le stagionate di una volta. Oggi le vecchie si vestono come le
ragazzine, si rifanno le labbra, il seno e non portano più la dentiera!
Comunque non
bisogna disperare, le cose prima o poi miglioreranno.
Che ore sono?
Le otto e
mezza, appunto, c’è il telegiornale. Ma non ci capisco niente …
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